Il Karate Sportivo

La pratica agonistica del Karate ricerca la perfezione del gesto atletico con l’inserimento di tutte le componenti corporee e mentali per raggiungere una tecnica esteticamente perfetta ed efficace; ciò presuppone la ripetizione continua del gesto e della sequenza di movimenti.
L’agonista deve costantemente misurarsi con avversari in gare e combattimenti imparando a gestire lo stress emotivo e diventando atleticamente reattivo.

Il karate sportivo è la forma sportiva del karate, finalizzata alla competizione agonistica.

Le specialità di gara nel Karate sono principalmente due:

  • KATA
    La parola Kata nella lingua giapponese, nell’antichità assumeva il significato di simbolo per enfatizzarne il contenuto spirituale, in seguito assunse il significato più semplice di forma: infatti il kata è un succedersi di tecniche di parata e attacco prestabilite contro più avversari immaginari e forme. Nell’esecuzione dell’esercizio riveste grande importanza proprio la qualità formale delle singole tecniche, delle posizioni e degli spostamenti.
  • KUMITE
    Per kumite si intende quindi l’incontrarsi con le mani: nel confronto reale come in quello di palestra è necessario un avversario. Lo scopo del vero combattimento è quello di abbattere l’avversario, quello del kumite è la crescita reciproca dei praticanti.

le gare di kata prevedono competizioni individuali ed a squadre di tre elementi (kata team) nei quali si esercitano combinazioni di parate, colpi e prese.
I kata, chiamati anche forme, sono la codificazione di tecniche e di combinazioni fatte da un karateka senza un avversario reale.
Il bunkai è l’interpretazione delle tecniche eseguite nei kata nella loro potenziale applicazione reale contro uno o più avversari.
Attualmente in alcune competizioni si eseguono anche i bunkai dei kata eseguiti in gara. Nella competizione a squadre è valutata anche la sincronia degli atleti.
Il combattimento, kumite, è rappresentato invece dall’incontro tra due avversari, con precisi regolamenti ed adeguate protezioni.
In generale i combattimenti durano 3 minuti effettivi nelle classi seniores e juniores maschili, 2 minuti per tutte le classi femminili, per tutti i cadetti e per i bambini.
Il combattimento è vinto quando si è in vantaggio e scade il tempo oppure prima dello scadere del tempo se si ha ottenuto il punteggio massimo.
Se al termine dell’ incontro persiste ancora la parità si va all’Hantei (giudizio), dove gli arbitri decidono il vincitore.
Ogni Federazione comunque ha un proprio dettagliato regolamento, relativo alle competizioni ed alle categorie di gara.

Vuoi maggiori informazioni sui corsi? utilizza il modulo richiesta informazioni!